Segnalibri

 
lettura senza scroll

L’epoca di nascita del segnalibro è piuttosto controversa. La tradizione la fissa nel 1584, quando Christopher Baker ne propose uno, realizzato in seta, alla Regina Elisabetta I. Secondo altre fonti, tuttavia, il segnalibro era già in uso oltre due secoli prima e in diverse opere pittoriche del 1400, effettivamente, si possono vedere libri dai quali spuntano strisce di stoffa per segnare le pagine. Del resto è ben pensabile che il segnalibro sia nato col libro stesso, per rispondere alla necessità di prendere nota di una data pagina, di un dato punto. E’ certo comunque che dal Secolo XIX in poi, il segnalibro si è decisamente affermato, diventando anche strumento pubblicitario e assumendo nel tempo le forme più originali e bizzarre. Il segnalibro non è sfuggito alla passione dei collezionisti. L’hobby della sua raccolta appare soprattutto diffuso in Francia, Germania e Spagna, mentre risulta più circoscritto in Italia. Il suo fascino sta soprattutto nel fatto che, essendo molto complicata la classificazione dei segnalibri, le iniziative su come strutturare la propria raccolta risultano praticamente infinite. Si può così, ad esempio, decidere di collezionare i segnalibri dei tempi passati o quelli di oggi, i soli segnalibri di un dato editore, i soli segnalibri realizzati con un certo materiale, i segnalibri pubblicitari, i segnalibri provenienti da un certo Paese o i segnalibri raffiguranti un determinato soggetto. Tra questi ultimi rientrano, ovviamente, i segnalibri che mostrano immagini di gatti, dei quali qui presentiamo una breve carrellata.